Catecumeni, una Chiesa che genera nella fede

Nella prima domenica di Quaresima i riti di elezione nelle singole Zone pastorali, celebrati dai Vicari episcopali a nome del Vescovo. Un segno di vitalità e freschezza
«L’elezione, o ammissione dei catecumeni alla preparazione immediata al Battesimo, fatta dalla Chiesa, “si fonda sull’elezione o scelta operata da Dio” (RICA, 22). Per questo coloro che sono ammessi vengono chiamati “eletti”, ma anche “competenti” perché concorrono a ricevere i sacramenti dell’iniziazione, come pure “illuminandi”, in riferimento al Battesimo detto illuminazione» (dalla Nota pastorale Cei L’Iniziazione cristiana, n.73).
Nella prima domenica di Quaresima (5 marzo 2017) i catecumeni al secondo anno dell’itinerario, in vista della prossima celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, celebrano il rito di elezione. Il cammino percorso nelle singole comunità parrocchiali trova in questa celebrazione un momento significativo di presentazione al Vescovo dei catecumeni che sono accolti, scelti, “eletti” tra quanti potranno poi ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana a partire dalla Veglia pasquale. A nome del Vescovo i Vicari di Zona celebrano il rito di elezione in una parrocchia della loro Zona pastorale e ammettono ai riti sacri i catecumeni che ne fanno richiesta. Il segno di iniziale appartenenza alla Chiesa diocesana è quindi significato da questo rito.
I catecumeni sono chiamati a prepararsi a ricevere l’elezione scrivendo una loro lettera di presentazione al Vescovo, nella quale esprimono la ferma volontà di diventare cristiani. Anche gli accompagnatori, a loro volta, scrivono una lettera al Vescovo, nella quale presentano il catecumeno e chiedono il riconoscimento d’idoneità a far ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Essi descrivono il percorso fatto e la consapevolezza acquisita dal catecumeno per ricevere degnamente i sacramenti.
Tutta la Comunità diocesana è invitata ad accogliere e accompagnare in particolare con la preghiera coloro che sono eletti. La gioia di ricevere nuovi fratelli adulti desiderosi di diventare cristiani è motivo anche di riflessione per rinnovare la testimonianza di una fede adulta da condividere con chi entrerà a far parte a pieno titolo della comunità cristiana. Adulti che provengono in gran parte da Paesi e culture diverse dalla nostra e che compiono il cammino catecumenale per diventare cristiani nella nostra Chiesa locale sono il segno di una vitalità e di una freschezza che ancor più oggi ci sorprende. La Chiesa in quanto madre genera nella fede e nel contempo rigenera se stessa.

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