Trovate in chiesa, sia a Gesù Salvatore che a Sant’Agata, il nuovo numero di Radar. Lo pubblichiamo anche sul sito perché sia comodamente consultabile da tutti.
In questo articolo inseriamo l’articolo di fondo, oltre ai link per scaricare il PDF e il file che si può comodamente sfogliare dal proprio cellulare o dal proprio computer. Pensiamo possa avere un particolare interesse in questi giorni della Festa di Ognissanti.
Nuovo Radar n. 3 – ottobre 2017
Da più di vent’anni, introdotta dalle discoteche negli anni 90 e diventata ormai un appuntamento irrinunciabile del calendario “paraliturgico” dei centri commerciali, Halloween è diventata una festa che spopola anche in Italia. Desidero, con un breve percorso storico, invitare tutti a riflettere sul grande valore della cattolica festa di Ognissanti e sulla povertà spirituale depauperante dell’americana “festa dell’horror”.
Penso sia universalmente noto che il termine “Halloween” significa semplicemente “Vigilia di Tutti i Santi”. Deriva infatti dallo scozzese “All Hallows Eve”: la somiglianza hallow/heilig e anche hallow/holy si nota a prima vista. In inglese contemporaneo “hallow” significa “reliquia” e “to hallow” consacrare, santificare, onorare come santo. Il verbo ricorre anche nella versione inglese del Padre nostro (hallowed be thy name).
La Chiesa Cattolica Romana celebrò per circa tre secoli la festa di Tutti i Santi il 13 maggio, giorno della trasformazione del pagano tempio del Pantheon in chiesa,
dedicata alla Vergine Maria e a tutti i Santi (Sancta Maria ad Martyres). Probabilmente la data coincideva con la domenica dopo Pentecoste. Nel calendario ortodosso infatti la festa di Ognissanti è ancora oggi celebrata nella domenica successiva alla Pentecoste: lo Spirito Santo discende sui credenti per farli diventare tutti “santi”. E di questo numero infinito, la gran parte è nota a Dio solo. Siccome nella tradizione romana la data del 13 maggio era legata alla consacrazione di una basilica, diventò una festa con data fissa, sganciandosi dal ciclo pasquale, mobile.
Sull’influsso della tradizione inglese e irlandese (forse per opera del beato Alcuino di York, monaco e “ministro della cultura” di Carlomagno?) venne poi preferita la data del 1 novembre per celebrare la festa di Ognissanti. I missionari ( m o n a c i ) irlandesi l’avevano preferita per cristianizzare la pagana festa di Simhain (pronuncia “Savin”). Nelle credenze celtiche era ritenuto il giorno in cui i morti tornavano sulla terra, capodanno invernale circondato da riti cruenti, invocazioni scaramantiche e prassi divinatorie. La cristianizzazione riuscì, anche se elementi pagani rimasero nella tradizione popolare. Tra questi, la figura infernale di Jack-o-Lantern, l’uso di scolpire rape con facce orribili (sarebbero diventate zucche in America), credenze circa le anime dei morti, identificate con le anime purganti… La tradizione della questua porta a porta fu riletta dai cristiani in chiave caritativa e collegata alla preghiera per le anime del Purgatorio.
Quando la festa di All-Hallows-Eve (vigilia di Hallowmas, festa di Ognissanti) venne trapiantata negli USA, lo sradicamento dalle tradizioni cattoliche e da ogni riferimento al culto dei santi, assente nel Protestantesimo, fece lievitare con virulenza gli antichi elementi pagani e superstiziosi. Il contatto con la letteratura horror ed Hollywood fecero il resto. Halloween è così diventata la festa del macabro, dell’orrore, talora del satanico. La sua diffusione mondiale ha quasi oscurato l’importanza della festa cristiana di Tutti i Santi (spesso le feste cristiane sono ridotte a “ponti”) e la preziosa commemorazione di Tutti i Defunti.
Che cosa dobbiamo fare?
Anzitutto prepariamoci bene alla Festa di Ognissanti: prepariamoci con la confessione, per fare una Santa Comunione in quel giorno. Ovviamente, andiamo a Messa il 1 novembre! Viviamo la preghiera in famiglia. Quanto è bello pregare insieme! E cerchiamo di scoprire qualche cosa di più del Santo di cui portiamo il nome.
Cerchiamo di vivere bene la festa dei Defunti, visitando i cimiteri, pregando per le anime dei nostri cari, facendo celebrare per loro delle Sante Messe in suffragio.
Educhiamo anche i nostri bambini, i nostri ragazzi, i nostri giovani al valore di queste ricorrenze. La festa dei Santi e la commemorazione di tutti i fedeli defunti ci ricordano che non siamo carne per la tomba, ma anima e corpo destinato alla vita eterna e alla resurrezione.
Non lasciamoci prendere dalla vertigine nichilista (mangiamo e beviamo.. sballiamoci, tanto domani moriremo): ci attragga piuttosto la bellezza della Gloria, che ci insegna a vivere con sobrietà e rispetto in questo mondo. Siamo qui solo di passaggio, ma lasciamo un segno di benedizione nel nostro cammino, perché anche altri trovino la strada che porta alla casa del Padre.
L’Unità Pastorale proporrà, per aiutare in questa opera educativa, due iniziative che mi auguro riescano simpatiche, di taglio culturale. Visto che il 31 ottobre c’è di solito un grande afflusso di persone a Basiglio Centro Storico, trasformeremo il viale della Chiesa nella “strada per il Paradiso”, abitato da santi e angeli, dove ciascuno potrà trovare… dolci sorprese senza scherzetti!
E la sera del 31 ottobre, presso il Teatro di Sant’Agata, con una attenzione speciale per adolescenti e giovani, in collaborazione con 3 importanti artisti italiani, una festa speciale: White Halloween!
Buona festa di Tutti i Santi a tutti!
E partecipate al 2 Novembre alle ore 15 alla S. Messa che celebreremo al cimitero, ricordando tutti i nostri cari defunti.
don Luca
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