Paolo VI Santo il 14 ottobre

L’annuncio di papa Francesco durante il Concistoro. Canonizzazione anche per monsignor Romero e don Francesco Spinelli. In allegato le informazioni utili per partecipare

Il Beato Paolo VI sarà proclamato Santo il prossimo 14 ottobre durante il Sinodo dei vescovi sui giovani. L’annuncio della canonizzazione di papa Montini è stato dato oggi da papa Francesco, nel corso del Concistoro pubblico ordinario svoltosi in Vaticano.
Giovanni Battista Montini nacque a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897. Ordinato sacerdote nel 1920, dopo un lungo servizio reso nella Segreteria di Stato vaticana, fu nominato Arcivescovo di Milano da papa Pio XII l’1 novembre 1954 e consacrato il 12 dicembre dello stesso anno. Creato Cardinale da papa Giovanni XXIII il 15 dicembre 1958, fu eletto Papa con il nome di Paolo VI il 21 giugno 1963. Morì il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo. È stato proclamato Beato da papa Francesco il 19 ottobre 2014.
Insieme a Paolo VI sarà canonizzato monsignor Oscar Arnolfo Romero Galdámez, arcivescovo di San Salvador, nato a Ciudad Barrios (El Salvador) il 15 agosto 1917, ucciso in odio alla fede il 24 marzo 1980, beatificato il 23 maggio 2015.
Papa Francesco ha annunciato anche la canonizzazione di don Francesco Spinelli, nato a Milano il 14 aprile 1853 e morto a Rivolta d’Adda il 6 febbraio 1913, fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, molto presenti nel territorio della Chiesa ambrosiana. È stato proclamato beato il 21 giugno a Caravaggio da papa Giovanni Paolo II.

Paolo VI Santo –  Basiglio lo ricorda con una Mostra!

(Giovanni Monaco)

Il 14 ottobre 2018 a Roma Papa Paolo VI sarà proclamato Santo. Questo grazie al riconoscimento del miracolo della piccola Amanda Maria Paola che, a rischio di vita durante la gravidanza, venne alla luce il 25 dicembre 2014, dopo che i genitori lo avevano pregato nel Santuario delle Grazie di Brescia. Abbiamo già parlato di questo papa sui Radar precedenti raccontando la sua storia e il suo pontificato. Posso dire che questo è stato il papa della mia adolescenza, ci sono particolarmente affezionato e ne parlo con piacere.
Quello di cui voglio raccontare oggi però è la visita che Mons. Montini (futuro Paolo VI) il 7 aprile 1957 fece alla comunità di Basiglio. Scoprire di questo evento per me è stato emozionante e devo ringraziare il Presidente dell’Associazione Culturale ViviBasiglio, Attilio Seregni, che ha avuto la brillante idea di recuperare le foto di quella giornata storica e di raggrupparle in una mostra fotografica che avrà inizio il 6 ottobre presso la Chiesa di Sant’Agata proseguendo, dopo tre settimane, alla parrocchia di Gesù Salvatore.
Ho incontrato appositamente Attilio Seregni per farmi raccontare un po’ di cose su questo evento e su quella visita del futuro papa ma non ancora Cardinale di Milano. Pur conoscendolo da anni, la prima cosa che mi ha colpito in questo incontro è stato il suo entusiasmo, oserei dire fanciullesco, nel presentarmi questo lavoro. Ho sempre riconosciuto ad Attilio anche una forte carica di umiltà e ritrosia nel non voler apparire, dote rara direi.
La Mostra: sarà composta da nove pannelli, grandi 60×80, che raccolgono una ventina di foto in bianco e nero. Il filo conduttore che tiene insieme le varie immagini è il resoconto della giornata descritta nel diario personale di Don Silvio Coira parroco indimenticabile di Basiglio. Anche il ritrovamento di questa pagina e la relativa trascrizione sono dovute alla ostinata ricerca e passione di Attilio che mi fa osservare, leggendo il testo, che ad un certo punto la cronaca della giornata si interrompe. Don Coira lascia delle pagine vuote e non le completerà più perché scompare prematuramente in un incidente motociclistico, il 1 giugno 1957. Resta così una strana sensazione di un vuoto che la Mostra fotografica colmerà dopo 61 anni.
L’incontro prosegue piacevolmente con Attilio che continua a tirar fuori dalla sua agenda svariati fogli dove ha trascritto diversi aneddoti. Uno lo racconta sottovoce quasi a non voler profanare una piccola memoria trasmessagli in confidenza: Mons. Montini era venuto a far visita a Basiglio nella giornata delle Cresime di 22 bambine e 27 bambini a Cascina Vione. Ci si pose il problema di dove ospitarlo per il pranzo e fu scelta la sede che accoglieva le Suore, le quali si predisposero a ricevere l’ospite eccellente con un pranzo sobrio ma gustoso. Fra le portate c’era un pollo arrosto che fu molto gradito da Mons. Montini che nel ritornare nel pomeriggio (c’è la foto) fra i basigliesi per ringraziarli della bella giornata, si avvicina a Don Coira e gli chiede il nome di chi avesse cucinato quel delizioso pollo arrosto. Fu svelato il nome della brava cuoca e il Monsignore volle conoscerla e ringraziarla personalmente lasciandola così di stucco per l’emozione inaspettata di stringere la mano di Montini come “premio” per le sue qualità culinarie. Questo è un piccolo episodio che ci racconta la semplicità di una popolazione fiera delle sue tradizioni, del suo territorio e della sua identità.
Ma è alla fine della nostra chiacchierata che Attilio mi confida emozionato del suo incontro con Brunello Maggiani, figura esemplare della cultura basigliese, avvenuto nel suo ultimo periodo di vita e in cui Attilio gli racconta di questa sua idea della Mostra, delle sue finalità e delle difficoltà che sta incontrando. Maggiani lo incoraggia a continuare e a non desistere. Bene ha fatto Brunello, intuendo il duplice messaggio che questa Mostra lancia: il ricordo come recupero di pezzi di Storia di una Comunità in cammino nella fede e la rappresentazione gioiosa della vicinanza della Chiesa, “istituzionale”, ai suoi fedeli, quelli della periferia, umili ma solidi come pietre.
La Mostra è dedicata a Brunello Maggiani che ancora una volta sarà con noi in un percorso storico, un racconto fotografico che avrebbe apprezzato. Ora non manchiamo noi di visitare questo lavoro rendendo merito all’Associazione ViviBasiglio e al suo Presidente.

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