“A volte penso che dovremmo affiggere nelle parrocchie, alla porta, un cartello che dica: “Ingresso libero”. Le parrocchie devono essere comunità vicine, senza burocrazia, centrate sulle persone e in cui trovare il dono dei sacramenti. Devono tornare ad essere scuole di servizio e generosità, con le porte sempre aperte agli esclusi. E agli inclusi. A tutti. Le parrocchie non sono un club per pochi, che garantisce una certa appartenenza sociale. Per favore, siamo audaci! Ripensiamo tutti allo stile delle nostre comunità parrocchiali. Preghiamo perché le parrocchie, mettendo la comunione – la comunione delle persone, la comunione ecclesiale – al centro, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi”.
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