Per l’abolizione della tortura – Il Video del Papa 6 – Giugno 2023


“La tortura non è una storia di ieri. Purtroppo, fa parte della nostra storia di oggi”, come afferma Francesco nel video prodotto dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa per diffondere l’intenzione di preghiera di giugno.

Questo orrore deve finire. E per fermarlo è “imprescindibile mettere la dignità della persona al di sopra di tutto”.

Altrimenti, come sottolinea Francesco alla fine del video, “le vittime non sono persone, sono ‘cose’, e possono essere abusate oltre misura”, distruggendole a vita sia fisicamente che psicologicamente.

Preghiamo con il Papa “perché la comunità internazionale si impegni concretamente nell’abolizione della tortura, garantendo un sostegno alle vittime e ai loro familiari”. “La tortura. Mio Dio, la tortura! La tortura non è una storia di ieri. Purtroppo, fa parte della nostra storia di oggi. Come è possibile che la capacità di crudeltà dell’uomo sia così grande? Esistono forme di tortura molto violente, altre più sofisticate: come i trattamenti degradanti, la deprivazione dei sensi o le detenzioni di massa in condizioni disumane, che tolgono la dignità alla persona. Ma questa non è una novità. Pensiamo a come Gesù stesso venne torturato e crocifisso. Fermiamo questo orrore della tortura. È imprescindibile mettere la dignità della persona al di sopra di tutto. Altrimenti le vittime non sono persone, sono “cose”, e possono essere abusate oltre misura, causandone la morte o provocando danni psicologici e fisici permanenti per tutta la vita. Preghiamo perché la comunità internazionale si impegni concretamente nell’abolizione della tortura, garantendo un sostegno alle vittime e ai loro familiari”.

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