La Visita Pastorale si conclude nel tardo pomeriggio in Piazza Monsignor Rossi.
L’Arcivescovo saluta e ringrazia per la calorosa accoglienza.
Sono le ultime immagini di Don Silvio Coira, dopo due mesi il parroco morì il 1° giugno in un incidente a Valleambrosia.
Monsignor Montini avvisato della tragica notizia, si recò immediatamente al Policlinico di Milano
(foto e video sono stati concessi dall’Associazione ViviBasiglio)
Paolo VI Santo – Basiglio lo ricorda con una Mostra!
(Giovanni Monaco)
Il 14 ottobre 2018 a Roma Papa Paolo VI sarà proclamato Santo. Questo grazie al riconoscimento del miracolo della piccola Amanda Maria Paola che, a rischio di vita durante la gravidanza, venne alla luce il 25 dicembre 2014, dopo che i genitori lo avevano pregato nel Santuario delle Grazie di Brescia. Abbiamo già parlato di questo papa sui Radar precedenti raccontando la sua storia e il suo pontificato. Posso dire che questo è stato il papa della mia adolescenza, ci sono particolarmente affezionato e ne parlo con piacere.
Quello di cui voglio raccontare oggi però è la visita che Mons. Montini (futuro Paolo VI) il 7 aprile 1957 fece alla comunità di Basiglio. Scoprire di questo evento per me è stato emozionante e devo ringraziare il Presidente dell’Associazione Culturale ViviBasiglio, Attilio Seregni, che ha avuto la brillante idea di recuperare le foto di quella giornata storica e di raggrupparle in una mostra fotografica che avrà inizio il 6 ottobre presso la Chiesa di Sant’Agata proseguendo, dopo tre settimane, alla parrocchia di Gesù Salvatore.
Ho incontrato appositamente Attilio Seregni per farmi raccontare un po’ di cose su questo evento e su quella visita del futuro papa ma non ancora Cardinale di Milano. Pur conoscendolo da anni, la prima cosa che mi ha colpito in questo incontro è stato il suo entusiasmo, oserei dire fanciullesco, nel presentarmi questo lavoro. Ho sempre riconosciuto ad Attilio anche una forte carica di umiltà e ritrosia nel non voler apparire, dote rara direi.
La Mostra: sarà composta da nove pannelli, grandi 60×80, che raccolgono una ventina di foto in bianco e nero. Il filo conduttore che tiene insieme le varie immagini è il resoconto della giornata descritta nel diario personale di Don Silvio Coira parroco indimenticabile di Basiglio. Anche il ritrovamento di questa pagina e la relativa trascrizione sono dovute alla ostinata ricerca e passione di Attilio che mi fa osservare, leggendo il testo, che ad un certo punto la cronaca della giornata si interrompe. Don Coira lascia delle pagine vuote e non le completerà più perché scompare prematuramente in un incidente motociclistico, il 1 giugno 1957. Resta così una strana sensazione di un vuoto che la Mostra fotografica colmerà dopo 61 anni.
L’incontro prosegue piacevolmente con Attilio che continua a tirar fuori dalla sua agenda svariati fogli dove ha trascritto diversi aneddoti. Uno lo racconta sottovoce quasi a non voler profanare una piccola memoria trasmessagli in confidenza: Mons. Montini era venuto a far visita a Basiglio nella giornata delle Cresime di 22 bambine e 27 bambini a Cascina Vione. Ci si pose il problema di dove ospitarlo per il pranzo e fu scelta la sede che accoglieva le Suore, le quali si predisposero a ricevere l’ospite eccellente con un pranzo sobrio ma gustoso. Fra le portate c’era un pollo arrosto che fu molto gradito da Mons. Montini che nel ritornare nel pomeriggio (c’è la foto) fra i basigliesi per ringraziarli della bella giornata, si avvicina a Don Coira e gli chiede il nome di chi avesse cucinato quel delizioso pollo arrosto. Fu svelato il nome della brava cuoca e il Monsignore volle conoscerla e ringraziarla personalmente lasciandola così di stucco per l’emozione inaspettata di stringere la mano di Montini come “premio” per le sue qualità culinarie. Questo è un piccolo episodio che ci racconta la semplicità di una popolazione fiera delle sue tradizioni, del suo territorio e della sua identità.
Ma è alla fine della nostra chiacchierata che Attilio mi confida emozionato del suo incontro con Brunello Maggiani, figura esemplare della cultura basigliese, avvenuto nel suo ultimo periodo di vita e in cui Attilio gli racconta di questa sua idea della Mostra, delle sue finalità e delle difficoltà che sta incontrando. Maggiani lo incoraggia a continuare e a non desistere. Bene ha fatto Brunello, intuendo il duplice messaggio che questa Mostra lancia: il ricordo come recupero di pezzi di Storia di una Comunità in cammino nella fede e la rappresentazione gioiosa della vicinanza della Chiesa, “istituzionale”, ai suoi fedeli, quelli della periferia, umili ma solidi come pietre.
La Mostra è dedicata a Brunello Maggiani che ancora una volta sarà con noi in un percorso storico, un racconto fotografico che avrebbe apprezzato. Ora non manchiamo noi di visitare questo lavoro rendendo merito all’Associazione ViviBasiglio e al suo Presidente.